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Alicudi
e le sue escursioni

È la più lontana delle Eolie. Non ci sono strade, soltanto scale che portano dal porto alla vetta. Il numero civico corrisponde anche al numero degli scalini, e sono tanti!

Un’isola che prima dell’ultima guerra ospitava 2000 persone, vigne, colture di capperi, un'industria che esportava nel mondo. Ora vivono sull’isola un centinaio di persone, ma le case sono state recuperate al turismo e sono bellissime.

È un luogo mitico e spettacolare!

Al porto trovate la granita con la panna e la brioche fantastica, un negozio di alimentari, la stazione dei muli che caricano le merci ed i bagagli per portarli sulla montagna, alle case! Un’ambiente unico come unico è l’aperitivo al porto la sera dove incontrate il villaggio intero.

Se volete una cena eoliana prenotiamo dalla Rosina e cenate su un terrazzo dal quale vedrete l’infinito. Rosina è l’ultima produttrice di vino di Alicudi e gustarlo e comprarlo è un’esperienza mistica!

Le vigne sono sul monte e quando si lavora in vigna si rimane lassù, perduti nel cielo.

Ad Alicudi è prudente stare alla boa perché il fondale è profondo e l’ancoraggio difficile.

È l’isola preferita dal vostro capitano.

Qui trovate le Eolie!

Lassù, nel silenzio, nei profumi della natura, nei panorami spaziali, potrete incontrare la vostra Anima.

Ad Alicudi ci sono varie passeggiate

L'escursione: salire in vetta

Chi ha buone gambe può salire verso la vetta.

Attraverserete “la città”, come la chiamano gli isolani, per procedere lungo il sentiero, vedrete le case sparpagliate sulla montagna, suderete tanto!

La prima tappa è la chiesa di San Bartolo con i suoi pozzi per ammirare Alicudi e le Eolie dall’alto. Una passeggiata fra la vegetazione spontanea e i resti delle antiche colture.

Passato il Pianicello, abitato da tedeschi, l’elettricità non arriva in questi luoghi remoti e l’acqua deriva ancora dalle cisterne dove viene raccolta l’acqua piovana. Entrerete in un universo parallelo. Un mondo arcaico.

Lungo il percorso vedrete “lo Sgurbio”, sei case allineate su un costone impervio della montagna, senza luce e acqua.

Cinque di queste case recano i nomi dei 5 sensi, iniziando dall’alto l’udito, l’olfatto, il gusto, il tatto, la vista. La sesta casa senza nome evoca il “sesto senso”: la vera essenza di Alicudi.

Quando arriverete a San Bartolo, se non siete allenati la fatica si farà sentire. Meglio fare tappa e mangiare un panino.

Chi ha buone gambe può continuare, il sentiero si fa aspro e sconnesso, si sale verso il villaggio della montagna, dove vivevano gli antichi abitanti, soprattutto lassù a 500m s.l.m. per motivi difensivi. Poche case sono abitate saltuariamente, ci sono colture varie, viti, e dei Piani Coltivati (le Lenze). In tutta l’isola le Lenze sono ancora presenti, ma le coltivazioni sono poche, pochi i capperi e le viti che erano la ricchezza dell’isola.

Se avete ottime gambe salite ancora fino ai vivai della forestale, ai piedi della vetta.

Se siete dei fuori classe della camminata allora il sentiero vi porta fino al Filo dell’Arpa fra la macchia mediterranea e i panorami mozzafiato.

La vetta è a 2,5 ore di cammino faticosissimo, ma vi potete fermare alla chiesa o ai Piani.

Una passeggiata unica!

Ci sono ancora case senza acqua e senza luce dove alcune famiglie vivono permanentemente guardando il mare.

Il panorama mozza il fiato!

(Tempo 4 ore a/r)

Equipaggiamento: scarpe da trekking, k-way, acqua, cappello torcia e panino! La guida, il capitano.

Passeggiata a Bazzina

Bazzina è una bellissima spiaggia di ciotoli, ideale per il relax e per lo snorkeling, le acque sono poco profonde.

Raggiungibile con un sentiero facile e senza difficoltà che rimane sempre vicino al mare.

A Bazzina ci sono alcune bellissime case molto caratteristiche ma non trovate servizi.

È una bella passeggiata che vi porta a un bel tuffo nelle acque cristalline e pulite! (Tempo 1,5 h)

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