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SI RITORNA AL MARE!


Finalmente siamo partiti da Le Marin.

Non ne potevo più.

L'Atlantico ha lasciato il segno sulle attrezzature e anche un po' sul mio fisico.

Ora è tutto sistemato, ma la fatica è stata enorme.

Ogni giorno pronti a partire, ogni giorno un ritardo.

Forse è stata anche la fatica che mi ha fatto diventare lento, oppure la quantità di cose da fare …

Ma siamo partiti!

Le Marin è l'ultimo posto per fare le vacanze, ma è il marina più attrezzato che io abbia mai visto.

Caraibe Marine e tutta la sua organizzazione è in grado di risolvere qualunque problema.

Hanno sostituito le sartie basse di Luar 040 in giornata!

Hanno fatto l'intervento sul pilota automatico e sull' elettronica in mezza giornata.

Il proprietario, Philippe, è un francese, arrivato a Le Marin in regata … e non se n’è più andato, ha aperto l'azienda e si è trasferito qua … quindi tutto è "alla francese …" con la F maiuscola.

Marina fantastico, migliaia di barche di giramondo, riferimento vero nei Caraibi.

Ho visto parecchie barche disalberate, ho visto barche spiaggiate, ho visto di tutto, ma non ho sentito mai un commento cattivo …

In questo viaggio ho già raccontato delle barche di Gibilterra, delle Canarie ed ora ci sono le barche di Le Marin.

Dai mostri da milioni di Euro alle carrette in acciaio che denunciano i loro anni e il loro vissuto.

Ho incontrato persone che hanno navigato tutti gli oceani, ho visto barchette con famigliole che attraversano gli oceani, ho incontrato molta gente, ascoltato racconti di mare anche drammatici, ma non ho MAI sentito un giudizio impietoso sugli altri: chi disalbera è da aiutare e tutti sono da aiutare, come parte della grande famiglia dei marinai.

Quando è morto Eric Tabarly navigando in solitario ed hanno trovato la barca senza il suo capitano, la Francia ha pianto il suo uomo di mare; quando Ambrogio Fogar ha avuto il suo incidente, ho letto fiumi di parole piene di offese.

Così va il mondo … a lasciarlo andare …

Oggi siamo partiti sapendo di avere trenta miglia dure, vento sopra i 20 nodi, mare alto e onda corta.

Lasco.

L'equipaggio di ragazze coraggiose ha detto "qui nessuno patisce il mal di mare!"

Si va!

Traversata da brivido, punte di 9 nodi di velocità circondati dai pesci volanti e da uccelli marini (credo Sule) che si tuffavano per acchiapparli.

Uno spettacolo meraviglioso.

Le onde altissime luccicavano nel sole, i pesci come proiettili luccicanti e i grandi uccelli piombavano in mare a picco, si immergevano e riemergevano con i pesci nel becco.

Poveri pesci volanti … cacciati in mare dai dorado e in cielo dalle Sule!

Non hanno mai tregua, una corsa infinita per la vita!

Mi sento un pesce volante!

Poche barche in mare, incrociate sulla rotta con gran saluti, loro di bolina con tre mani di terzaroli alla randa ed i fiocchi rullati a fazzoletto, noi con il vento al lasco che surfavamo.

Peccato che le signorine siano finite tutte a tappeto!

Poi al ridosso dell'isola il mare si è calmato e l'equipaggio si è subito rinvigorito.

Ora di pranzo siamo entrati a Marigot Bay a St. Lucia.

Una rada profonda e ben ridossata.

Abbiamo dato fondo all'ancora, pranzato, riposato e poi siamo andati all'ufficio immigrazione.

La baia è magnifica, ma quando siamo entrati con il gommone nello stretto canale che porta all'interno del "cul de sac" cioè una rada interna chiusa, lì è stato lo sbalordimento!

Un lago circondato di mangrovie zeppo di barche in boa o in banchina.

Mezzo Km di banchina di legno con i megayacht a motore e vela - peggio che in Costa Azzurra - mescolati a barchette di ogni genere. Campo da golf, ville faraoniche, locali di supermoda tutti aperti, giochi d'acqua, uno sfarzo sbalorditivo!

Questa sera le ragazze si mettono in versione festa e scenderanno a terra.

Speriamo non arrivi un bel temporale nel viaggio in gommone!

Sono tutte euforiche. Qui c'è vita!

Noi staremo a bordo ed io finalmente mi riposerò.

Né io né Feliciana amiamo la movida notturna.

La rada è piena di barche alla fonda, decine, sembra di essere in banchina.

Noi siamo andati in fondo alla rada.

Quando ho dato fondo e ingranato la retro l'eco ha detto basta … con la pinna tutta nella pancia Luar 040 ha sopravanzato la truppa dei catamarani!

Ora le ragazze hanno fatto la doccia e sono in quadrato a leggere ognuna il suo libro.

Anche questa è vita di bordo.


GIORNALE DI BORDO

Ciao a tutte e a tutti,

​Giornale di Bordo  è la pagina del sito per chi non può vivere le gioie che il mare sa dare … e per chi ha voglia di vivere la libertà di navigare con noi

    NB: tutti i nostri video sono visibili anche su:

    • Sails & Souls Luar 040
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