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ARREMBAGGIO!


Passeggiata alla cascata, mezz'ora a piedi lungo una strada asfaltata.

La cascata è un rigagnolo con un salto d'acqua di un metro! Il parco è un giardino pieno di turisti, hanno cercato di dare valore a ciò che hanno.

E' giusto così.

Comunque lì arrivano frotte di turisti, così come a Wallilabou Bay, famosa perché ci hanno girato Il pirata dei Caraibi.

Nella baia c’è un museo e la cosa buffa è una centralina telefonica e telefoni a decine, tutti anni trenta! Da dove possano arrivare non si sa.

Poi una vecchia macchina da cucire Singer che qualche nonna ha ancora in casa.

Nel museo dei pirati fotografie plastificate un tavolo due sedie … il tutto in stato di semiabbandono.

La strada invasa da decine di van adibite a taxy che corrono come folli.

In realtà ciò che è magnifico è la natura, abbiamo visto il mango, la papaia, piante da frutto e fiori in una vegetazione lussureggiante.

E' un mondo diverso dal nostro, è un mondo che ha le sue strategie per sopravvivere alla povertà.

Siamo partiti prima di pranzo per andare a Kingstown a fare la clearence per le Grenadine.

Abbiamo ormeggiato alla banchina dei charter, ci hanno perdonato e nessuno ha detto nulla.

Un ragazzo ci ha agganciato ed accompagnato a fare il giro degli uffici.

L'ufficio di polizia era impegnatissimo in una festicciola con rhum e musica a palla … l'ufficio immigrazione era chiuso ma per 30 ecu ha messi i timbri.

Ce l'abbiamo fatta!

La città è un porto dove attraccano navi da crociera e cargo.

Non ci sono spazi per il diporto.

I grandi catamarani fanno charter giornaliero ed i clienti sono quelli delle navi.

Strade sconnesse, edifici fatiscenti che si mescolano con qualche nuovo palazzo, ovunque bancarelle con frutta e verdura di qualità.

Non è una città accogliente ma la gente è cortese.

L'obbiettivo era uscire la sera a Blue Lagoon, una baia nella parte sud di St. Vincent.

Purtroppo quando siamo arrivati il marina era chiuso.

Niente boa.

Dopo vari giri ho scelto un posto tranquillo lontano dal reef e dato fondo all'ancora.

Ad un certo punto le ragazze volevano avvicinare l'ancora.

Abbiamo alato al buio, con il mare che frangeva sulla barriera a poche centinaia di metri … ma l'ancora non saliva, si bloccava, la barca arretrava verso i coralli … situazione complicata.

Quando mi sono reso conto che avevamo agguantato un sasso enorme ho rimandato la cima ai verricelli di poppa che sono potentissimi e così ho portato ancora e macigno fuori dell'acqua e son partito verso spazi aperti.

A quel punto mi sono arrivati sotto bordo tre gommoni e in un attimo mi sono trovato due ragazzoni enormi in coperta senza capire cosa stesse succedendo!

“Capitano, capitano, siamo venuti ad aiutarti” dicevano!

Follia pura, per me che a quel punto non sapevo ancora nulla …

“Siamo quelli del catamarano, questa mattina ci hai rubato il posto in banchina, sapevamo che venivate a Blue Lagoon, lo hanno detto le ragazze … abbiamo sentito per radio che avevate bisogno e siamo qui!”

Ho capito dopo che, appena arrivati, Feliciana aveva chiesto la boa al Marina di Blue Lagoon e l'impiegata dal canale 16 del VHF l’aveva passata al 15 ... neanche a dirlo, loro erano in ascolto … seguivano la pista delle fanciulle!

Durante la manovra difficoltosa dell'ancora, Feliciana (a mia insaputa) ha chiesto aiuto sul canale 15, proprio quello giusto … loro erano in ascolto ed hanno approfittato dell’occasione per darsi all’arrembaggio e salvare le giovani pulzelle!

Liberata l'ancora dal sasso, anche grazie al loro aiuto, siamo andati in boa vicino ai loro catamarani e si sono fermati per la cena e a far delle chiacchiere con noi!

Storie impossibili … storie di mare, che a raccontarle c'è da non crederci!

Comunque ci siamo divertiti nonostante un po' di preoccupazione per l'impiccio.

Ho capito che l'ancora va posata sulla sabbia e bisogna evitare i coralli!

Questi salvatori di Feli sono imbarcati sui catamarani da charter e lavorano a bordo, notte e giorno, non hanno perso l'occasione di fare serata, ci hanno raccontato i posti più belli dove andare, hanno anche guadagnato qualcosa (per l’aiuto) …

Tutto bene.


GIORNALE DI BORDO

Ciao a tutte e a tutti,

​Giornale di Bordo  è la pagina del sito per chi non può vivere le gioie che il mare sa dare … e per chi ha voglia di vivere la libertà di navigare con noi

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