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REDUCI


Al ritorno dalle vacanze (Non-diario-di-bordo)

Questo non è il diario di bordo, perché purtroppo non sono più a bordo di Luar 040.

Questo è il racconto della dura vita post-vacanze.

Eh già, non è facile tornare alla realtà dopo un viaggio di 20 giorni in barca a vela ai Caraibi … e 3 giorni inaspettati a New York!

Di solito più la vacanza è bella, più il trauma è forte, infatti stavolta è stato particolarmente forte.

Ora sono nel grigio della città, c’è freddo e piove, l’aria sa di smog, gli alberi e i palazzi sono neri a causa dell’inquinamento, la gente cammina frettolosa con cappotto, ombrello e stivali …

ma come ho fatto a sopportare questo grigiume per così tanti anni senza impazzire, mi chiedo …

… forse ci siamo così tanto abituati che neanche ci facciamo caso.

E poi avevo dimenticato la vita frenetica, gli impegni, gli orari, l’agenda, le mille cose da fare …

Ripenso a quando ero in barca con mamma, Claudio e le ragazze.

Non sapevamo nemmeno che ora e che giorno fossero, pensavamo soltanto a quali isole volevamo esplorare e in che acque potevamo tuffarci.

Eravamo a contatto con la natura selvaggia, quella che ormai non si vede più, se non nei luoghi più remoti del mondo …

… la mattina ci svegliavamo circondati dal mare azzurro ...

la sera andavamo a dormire col cielo pieno di stelle; mangiavamo pesce fresco appena pescato e frutta tropicale saporita: il mango, la papaya, il cocco, il frutto della passione … che bontà!

Nuotavamo con le tartarughe, i delfini e migliaia di pesci colorati.

Il cellulare si usava solo per fare le foto perché non c’era linea, e così occupavamo le ore prima di cena leggendo un libro o imparando a fare i nodi marinai …

… bei tempi!

Ora devo andare a dormire, anche se non ho sonno perché ho ancora il fuso orario americano.

Domani alle 8.30 devo essere in ospedale, operativa (non ce la farò mai ad alzarmi così presto, ad affrontare il freddo e la pioggia … mi servirà tanto tanto caffè e un bel giaccone pesante!), poi devo andare nella segreteria di medicina a sbrigare alcune faccende burocratiche, poi c’è da fare la spesa, la lavatrice, e devo andare a crossfit (cheee?!?! Sono completamente fuori allenamento … aiuto!).

Beh, almeno per cena mangerò un buonissimo tonno appena pescato … ehm no, volevo dire un tonno in scatola …

… e un saporitissimo mango appena raccolto dall’albero … mhm no, volevo dire una mela della Coop …

… scusate, ci vorrà un po’ a far capire al mio cervello che non sono più ai Caraibi!

Beati Feli e Claudio che sono ancora lì.

Anche io voglio girare il mondo in barca quando sarò in pensione …

… loro sì che hanno capito tutto!

Mentre sorseggio la tisana ai frutti tropicali che ho portato dalle Grenadine come souvenir, viaggio con la mente tra i dolci ricordi di queste vacanze di Natale un po’ speciali.

Ma poi mi dico, basta Silvia, bisogna guardare avanti … e così penso al momento in cui risalirò a bordo di Luar 040 per la prossima avventura ;)

Silvia


GIORNALE DI BORDO

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