BANEDUP E NUINUDUP - LO SQUALO
Siamo qui 09 33.8057 N, 078 51.5496 W
Cena con gli amici Brasiliani, una coppia simpaticissima che da sette anni vive su una piccolissima barca di meno di 10 m chiamata Namastè.

Il nome della barca è il saluto indiano che dice “La mia anima saluta la tua anima”.
Mentre stanno andando via e siamo a poppa per aiutarli a salire sul tender compare uno squalo.
Sta cacciando i pesci.
Arriva dal mare nero a poppa e veloce entra nella luce che tengo accesa a poppa per poi scomparire nel nero della prua, fa il girotondo intorno alla luce!
Lo squalo è lungo circa due metri, la dimensione comincia ad essere impressionante!

Vederlo arrivare e scomparire è spettacolare!
Proviamo a fotografarlo ma è impossibile, troppa rifrazione sulla superficie del mare, troppo lenta la macchina a trovare nel buio un fuoco che non esiste; rimarrà nei nostri ricordi.
I Brasiliani se ne vanno. Feliciana è affascinata dal mostro … lo vuole acchiappare per una festa in spiaggia.
L’idea non mi piace molto, i kuna non amano che si peschino gli squali … ma alla fine le insistenze di Feliciana e l’istinto del pescatore mi inducono a provare. Cavo d’acciaio, gli ami più grossi che ci sono nella scatola, coda di squalo come esca (è da giorni in un contenitore ermetico in frigo) e proviamo.
Passa e ripassa il predatore … finchè lo vedo partire ed afferrare l’esca! Ci siamo! La frizione del mulinello per un attimo urla forte.
Vai! Mi manca il fiato.
Devo pensare quando cominciare a chiudere la frizione. Ho una locomotiva attaccata al filo … che grazie al cielo (solo questa volta perché normalmente quando accade mi arrabbio) si slama!
La frizione si ferma.
Tutto si ferma, anche il mio cuore.
Andato.
I miei ridicoli ami nulla hanno potuto contro quella mostruosa bocca.
Siamo rimasti lì ancora molto tempo a guardare il girotondo.
Lo squalo è bellissimo!