L’ACQUA
Qualche isola - poche - riceve l’acqua da un tubo che arriva dal monte, passa sotto il mare e giunge a terra.
Lì c’è un rubinetto, lì va tutto il villaggio con le taniche ed i secchi a prendere l’acqua, lì il villaggio si va a lavare.




Molte isole non hanno l’acqua.
Alcune isole sono prossime alla terra, le piroghe vengono caricate con i contenitori e poi vanno al fiume a prendere l’acqua.




Possono percorrere fino a 3 miglia a remi con 200 litri di acqua a bordo.
La piroga ha il bordo libero a pochi cm dal pelo dell’acqua, eppure i Kuna remano e sgottano (cioè rigettano fuori bordo l’acqua di mare che entra nella canoa) per ore ogni giorno.
È il lavoro dell’acqua.
Alcune isole sono lontane da terra ed hanno pozzi di acqua salmastra, acqua di mare che viene filtrata dalla sabbia e poi utilizzata per gli usi domestici. Da queste isole per avere acqua da bere i Kuna vanno al fiume e le miglia diventano 10, ma non tutti i giorni.
Poi ci sono le isole lontane che non hanno neppure l’acqua salmastra, da queste i Kuna vanno alle isole più prossime e prendono l’acqua che trovano.




Noi produciamo dall’acqua di mare 130 litri/ora di acqua dolce purificata che beviamo ed è migliore di quella che si può acquistare in taniche a Cartì. Inoltre abbiamo 1400 litri di acqua potabile nei serbatoi a bordo.
Non voglio fare riflessioni su questo, se non fosse così loro non sarebbero i Kuna ed io non sarei su un veliero di lusso.
Molti velieri non hanno i desalinizzatori e utilizzano l’acqua del fiume, taluni la filtrano e la bevono.
